Quando sentiamo parlare di legislazione razziale italiana, il pensiero va alle discriminazioni degli ebrei al tempo del fascismo, e sembrano storie e norme di altre epoche: noi prendiamo subito le distanze e diciamo che oggi non c’è più tale odio né vi sono analoghe discriminazioni. Ma è davvero così? Siamo diversi noi oggi? Sono diverse le nostre leggi? Ѐ diversa la nostra magistratura?
Il testo studia il fenomeno discriminatorio nei confronti di alcuni gruppi sociali svantaggiati dei tempi odierni.
Il punto di vista prescelto è quello della discriminazione istituzionale, ossia della discriminazione proveniente dalle Istituzioni e dai pubblici poteri.
Numerose leggi e norme infatti, come nei confronti degli ebrei un tempo, dettano disposizioni che discriminano oggi i mussulmani, gli extracomunitari, i clandestini, gli zingari, sicché la legge non sempre è uguale per tutti.