Pregevole e assoluta novità per la vastità e completezza della trattazione, il libro contiene una panoramica essenziale ed esauriente delle norme e della casistica, destinata non solo a magistrati, avvocati e studiosi della materia, ma anche a persone senza particolari competenze giuridiche. Nel primo capitolo della prima parte del libro, le Autrici descrivono i più rilevanti disastri di natura idrogeologica in Italia dall’inizio del secolo XX a oggi. Nel secondo, affrontano tutte le tematiche attinenti alla normativa in materia di rischio idrogeologico; dalla disciplina della prevenzione del rischio idrogeologico, al Testo Unico in materia ambientale, alle direttive europee in materia di acque, al piano di gestione del rischio alluvioni. E infine ai profili penalistici. Nel terzo capitolo, vengono quindi esaminate tutte le norme che riguardano la Protezione Civile fino alla legge n.30 del 16 marzo 2017 e al decreto legislativo 6 febbraio 2020 n.4 contenente disposizioni integrative e correttive, concludendo le Autrici che “solo un sistema di monitoraggio e di sorveglianza ottimale del territorio può contrastare il verificarsi di un evento e consentire le opportune azioni di contrasto preventivo”.
La seconda parte inizia con un’ampia rassegna della giurisprudenza della Corte di Cassazione (comprensiva anche della sentenza del Tribunale di Pescara del 23 febbraio 2023 nel caso della valanga di Rigopiano) in relazione ai più recenti e interessanti casi in materia penale. Nel secondo capitolo, sono trattate tutte le principali questioni di diritto sostanziale, dalla causalità omissiva e posizione di garanzia, alla prevedibilità dell’evento in base alle leggi scientifiche; nonché le problematiche riguardanti le attività di protezione civile. Nel terzo capitolo la gestione del rischio legato all’erosione costiera, e in particolare la tragedia di Ventotene. Nel quarto la prova scientifica e la gestione del rischio idrogeologico. Nel quinto la difesa del suolo e il principio di precauzione. Le sentenze relative ai casi Stava, Sarno, Messina, Ventotene, e Rigopiano si possono leggere nella versione integrale seguendo le istruzioni riportate nell’ultima pagina del libro Di particolare interesse la sentenza n.4793 del 6/12/1990, nella quale la Cassazione ha affrontato il tema delle responsabilità penali correlate al crollo di due bacini di decantazione nella valle di Stava, in quanto non pubblicata altrove nella sua integrità.